venerdì, febbraio 20, 2015

AA Sport & Excellance


Laboratori di Anatomia Funzionale dell'Apparato Locomotorio e del Moto dei Corpi
Laboratorio di Prove, Misure, Compatibilità, Conformità e Complience alla prestazione motoria

Il Futuro della Medicina Sportiva.

L’iniziativa perseguita dagli autori del progetto AA Sport & Excellance, costituito da un Laboratorio di Ricerca e sviluppo nel campo delle Prove, Misure, Compatibilità e Conformità alla prestazione Atletica e motoria, è di essere in grado di riunire in un unico luogo le opinioni, i pareri, i convincimenti scientifici, le competenze, le professionalità, le tecniche e le tecnologie necessarie vagliate da un medico di Medicina Sportiva e coadiuvate da un Fisiatra, un bioingegnere, uno scienziato motorio, un preparatore atletico, un allenatore, un fisioterapista, un tecnico della riabilitazione, un fisico ed un matematico; tutti operanti sul campo, in modo tale da fungere come  collettore di esperienza ed essere contemporaneamente centro di ricerca e centro di eccellenza per la valutazione funzionale strumentale volta al miglioramento della performance atletica e motoria in generale. Perciò, più che un punto di partenza, AA Sport & Excellance è un punto di arrivo, che permette alle competenze in gioco di allargare quotidianamente la discussione e di tracciare la rotta con criteri utili ad assicurare una pratica dell’attività sportiva, anche agonistica, scevra da rischi e il più possibile sicura.

Lo sport ha segnato in misura rilevante la storia del XX secolo ed al giorno d’oggi la pratica di un’attività sportiva costituisce una componente essenziale della vita, rappresentando per molte persone di ogni età l’unica forma di esercizio fisico e l’unico presidio valido contro i danni arrecati al nostro organismo dalla sedentarietà e dagli eccessi alimentari.
Qualunque siano le finalità, ludiche o agonistiche, dello sport e l’impegno con il quale esso viene praticato, la visita medica che accerti la capacità dell’organismo di sopportare sforzi intensi e continuativi senza rischi è un momento di grande importanza. Soltanto in buone condizioni di salute, infatti, lo sport rappresenta un mezzo che consente all’organismo di stare meglio senza correre inutili pericoli. Purtroppo l’aver sempre goduto di buona salute e l’essere giovani non sono garanzie assolute; ci sono, infatti, malattie che, in maniera subdola, possono essere presenti e che si possono manifestare all’improvviso in conseguenza di un’attività fisica intensa. A differenza di tutti gli altri paesi del mondo, l’Italia ha introdotto una serie di normative per la tutela sanitaria dell’attività agonistica, affidando allo specialista in medicina dello sport il compito di applicarne le direttive. Tale medico “certificatore”, in questi ultimi vent’anni, ha acquisito una serie di dati ed un’esperienza unica nel suo genere, in quanto ha valutato una popolazione mediamente sana, giovane ed attiva. Compito del medico è cercare di riconoscere, per quanto possibile, le situazioni a rischio in tutti gli apparati e gli organi, considerando la visita medica non solo come un contributo allo sfruttamento dei benefici che lo sport comporta, ma anche come importante momento di prevenzione. Presso AA Sport & Excellance tutto ciò diventa solo una piccola parte del lavoro svolto.

Pertanto l’elevato numero di discipline mediche e scientifiche coinvolte nella valutazione multidisciplinare dell’atleta offre ad ogni singolo addetto ai lavori in campo sportivo l’opportunità di confrontarsi “tout court” con lo staff di AA Sport & Excellance. Particolare rilievo è assunto dalla  fisiatria, quale area interdisciplinare necessaria per trattare esiti delle malattie traumatologiche, ortopediche, reumatologiche, neurologiche, ecc. in collaborazione con le altre branche specialistiche coinvolte, ma fondamentalmente per definire i limiti e le potenzialità della stessa riabilitazione medica in caso di infortunio. Tali discipline, ben coniugate con una suite di tecniche e tecnologie, diventano indispensabili per cercare di analizzare tutti i dettagli genetici, ematochimici e morfo-funzionali, individuando da un lato le controindicazioni o la predisposizione alla pratica degli sport più comuni e dall’altro di evidenziare le eccellenze nascoste.
In aggiunta, l’alto grado di innovazione tecnologica e la progressiva super-specializzazione della strumentazione biomedica che negli ultimi decenni ha caratterizzato il settore delle apparecchiature elettromedicali dedicate al mondo dello sport, come nel caso di quelle scelte per la realizzazione di AA Sport & Excellance Research Institute, rappresenta uno degli aspetti più importanti nell’evoluzione dell’assistenza sanitaria verso una sempre migliore qualità della diagnosi e della cura.

Quando si osserva un’atleta in azione, non è facile apprezzare le sue capacità, la tecnica, e la difficoltà che questa implica. Abilità tecniche, velocità di esecuzione, resistenza alla fatica, forza esplosiva, tattica e strategie di gioco, carattere, volontà, passione e sogno, oltre la indiscutibile professionalità di ogni atleta, rendono tutto apparentemente semplice, ma spesso la realtà è ben diversa: anche ad un occhio esperto possono sfuggire alcuni particolari fondamentali. Quindi l’introduzione delle più moderne tecnologie biomediche a supporto delle decisioni mediche, individuate dal progetto “AA Sport & Excellance Research Institute”,  abbinate alle più avanzate tecniche ed applicazioni scientifiche, comprese le più moderne metodologie di allenamento appaiate a specifici piani auxologici, permetterà ad “AA Sport & Excellance Research Institute” di scegliere i materiali migliori, testarli, raccogliere dati, selezionando quelli più importanti, ed interpretarli a dovere, pianificando alla perfezione le strategie di programmazione e preparazione.

Anche se nessuna tecnologia, fosse anche la più avanzata, potrà mai sostituire ingredienti indispensabili per essere vittoriosi nello sport, quali il talento e l’intelligenza, sia dell’atleta che dell’allenatore, e le lunghe ore di studio dell’avversario alternate a prolungate estenuanti sessioni di allenamento. E’ ben noto a tutti che c’è tantissima tecnologia dietro le vittorie in sport come la Formula 1, il Moto GP, la coppa America di Vela. Meno noto è il fatto che sci, nuoto, ciclismo, calcio, per citare solo alcuni esempi, sono già da molti anni attività sportive supportate da tecnologie avanzatissime per la valutazione dell’atleta.

Nessuna attrezzatura, per quanto sofisticata, potrà mai trasformare un brocco in Usain Bolt, Michael Phelps o Lindsey Vonn. Tuttavia nello sport ad alto livello non esistono brocchi: ci sono soltanto atleti straordinari in competizione tra loro, e spesso la differenza tra la gloria Olimpica e l’anonimato si misura in massima velocità di punta, millimetri e millesimi di secondo (V=S/T).

Eppure una specifica attività di condivisione strutturata tra operatori e medici, basata sull’osservazione e la verifica di particolari segnali fisiologici, componenti genetici ed ematochimici, grandezze microscopiche e macroscopiche, con particolari implicazioni sulla performance atletica e motoria, ci permetterà di immaginare come sarà l’atleta del futuro, dando appropriati consigli ai giovani atleti su come sfruttare le proprie capacità canalizzandole nella giusta direzione, consentire ad ogni sportivo di rientrare in campo il più rapidamente possibile e senza rischiare una recidiva, indicare quale sport scegliere in relazione alla propria struttura biomeccanica ed alle predisposizioni genetiche, suggerire come aumentare le proprie capacità per raggiungere la massima eccellenza motoria ammissibile.
L'analisi del comportamento motorio umano tramite modelli basati sulle leggi della Meccanica permette di ottenere risultati quantitativi su grandezze che qualificano la funzionalità articolare (caratterizzandone i movimenti  articolari ed i gradi di libertà) e che quantificano i carichi gravanti sulla struttura scheletrica. La possibilità di valutare tali grandezze è rilevante per la cosiddetta “Riabilitazione Medica” e quindi di interesse neurologico, fisiopatologico, geriatrico, ortopedico,  kinesiologico, ergonomico e medico sportivo. Inoltre tale tipo di conoscenza è di importanza primaria per la corretta progettazione di ortesi e può fornire informazioni utili alla migliore programmazione di interventi di neurochirurgia funzionale e ortopedia/traumatologia anche a scopo riabilitativo.
Definire un modello nel contesto in cui ci si è collocati racchiude in sé il riconoscimento dell'esplicarsi delle leggi della Meccanica nel comportamento motorio umano. Ciò significa individuarne gli elementi, ossia i corpi, il loro moto e le azioni che derivano dalle interazioni tra loro e con l'ambiente circostante, nonché le leggi che caratterizzano gli elementi stessi e le loro relazioni. Per individuare tali elementi occorre preventivamente precisare gli obiettivi dello studio, che possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:

-                      descrizione quali-quantitativa del movimento e delle componenti fisiologiche correlate;
-                      individuazione delle azioni che lo determinano, intese sia, in modo globale, come momenti, coppie e  resistenze articolari, sia come forze e potenze muscolari agenti con un certo braccio rispetto alle articolazioni;
-                      caratterizzazione delle azioni scambiate fra corpi a contatto nel corso del movimento;
-                      classificazione della normalità e delle patologie;
-                      identificazione delle capacità residue;
-                      scelta del trattamento e/o dell’ausilio assistenziale più idoneo in caso di infortunio;
-                      progettazione dell’intervento metodologico o riabilitativo;
-                      verifica del risultato;
-                      Up-tourn.

Attraverso la raccolta di misure antropometriche, metabolimetriche, genetiche ed ematochimiche, oltre a specifiche procedure tecniche e metodologiche accoppiate ad approfondite sessioni di cattura ed analisi del movimento, è possibile risalire ai centri di istantanea rotazione e quindi ai comportamenti articolari (escursioni, velocità e accelerazioni angolari) nel piano sagittale (flesso-estensioni), frontale (abdo-adduzioni) e traverso (intra- extra-rotazioni). Sono questi i punti di forza degli attuali Optoelectronic Stereophotogrammetric Systems (OSS) sono molteplici e facilmente individuabili in letteratura, ma è importante segnalare che alcuni sistemi di ultima generazione offrono la possibilità di fruizione delle funzioni di “shadowing” e di “riconoscimento marker in Enhanced Blob Analysis”. Per “shadowing” si intende la possibilità di vedere l’immagine realmente acquisita dalla telecamera, cioè non sogliata, passando attraverso un filtro infrarosso a circa 730 nanometri. Tale funzione permette al medico di correlare visivamente la posizione dei marcatori posizionati sul paziente all’ambiente che in quel momento lo circonda. Il “riconoscimento marker in Enhanced Blob Analysis” prevede acquisizioni in condizioni di illuminazione estreme, come in piena luce solare, che consentono ottime ricostruzioni in ambienti chiusi (ma con ampie finestre) e in ambienti completamente aperti (piste di atletica, campi sportivi ecc.).
I risultati degli esami raccolti presso AA Sport & Excellance saranno quindi utilizzabili ai fini di:

  •      verificare se il trattamento del dolore è sufficiente a ripristinare condizioni biomeccaniche valide di esecuzione dell’attività motoria del cammino, della corsa o del salto, o se persistano anomalie motorie potenzialmente dannose suscettibili di trattamento o miglioramento;

  •         identificare gli effetti dei deficit capsulo-legamentosi sulle sollecitazioni a carico dell’articolazione osservata, di articolazioni adiacenti o controlaterali e dei muscoli stabilizzatori, determinando in tal modo sia la capacità di vicariare la funzione deficitaria mediante meccanismi attivi di origine neuromuscolare, sia il potenziale genetico (o patogenetico) di tali adattamenti, eventualmente indirizzando verso un percorso di preparazione atletica differenziato, di trattamento kinesiterapico, ortesico o chirugico personalizzato;

  •        quantificare il carico ripetitivo assorbito da un’articolazione soggetta a processo degenerativo della cartilagine articolare a causa di sollecitazioni biomeccaniche, in modo da identificare la predisposizione allo sviluppo e alla progressione del danno e intervenire in senso farmacologico, kinesiterapico, ortesico o chirurgico;

  •       determinare l’associazione tra condizioni patologiche e/o involutive del sistema muscolo-scheletrico, cardio-respiratorio, oraco-facciale, neuro-vegetativo, individuando pattern specifici di movimento e rischio di cadute e/o incidenti sportivi;

  •          evidenziare pattern di attivazione muscolare che possano determinare, assieme al pattern cinematico e cinetico, un sovraccarico miotendineo, come condizione predisponente a eventi lesivi, o un ridotto o asimmetrico impegno muscolare, come condizione predisponente all’ipotrofia o all’ipertrofia muscolare;

  •         determinare l’impatto di procedure chirurgiche, protesiche e/o di ausili assistenziali di ogni genere sugli aspetti energetici e morfo-funzionali della deambulazione, della corsa e del salto;

  •         valutare l’efficacia dei programmi e delle metodologie di preparazione atletica, dei trattamenti farmacologici, dei trattamenti kinesiterapici, ortesici e chirurgici nel ripristinare la biomeccanica fisiologica dell’atleta.

Sulla base di quanto detto finora, le variabili di maggiore interesse che sarà possibile investigare nel corso di tutti gli esami somministrati ai potenziali afferenti saranno i caratteri alfabetici rappresentati da grandezze: cinematiche, cinetiche, elettromiografiche, energetiche, ematochimiche, genetiche.
Nello sport ad alto livello, può succedere di allenarsi 5-6 ore al giorno per quattro anni e poi di vedere il proprio sogno infranto in meno di un battito di ciglia. Per questo motivo è necessario, durante l’allenamento, verificare, studiare, misurare e riprovare più e più volte isolando ogni gesto, ogni singola parte della prestazione, che deve essere ulteriormente analizzata da altri punti di vista, controllata ed eventualmente migliorata come; si pensi, solo a mò di esempio, alla partenza del nuotatore, alla spinta dei bobbisti, all’ultimo appoggio del saltatore, al calcio di rigore: tutto deve essere perfetto se si vuole vincere.

Per informazioni sulle Tariffe AASE rivolgersi a:
Luca Mercogliano

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