Laboratori di Anatomia Funzionale dell'Apparato Locomotorio e del Moto dei Corpi
Laboratorio di Prove, Misure, Compatibilità, Conformità e Complience alla prestazione motoria
Il Futuro della Medicina Sportiva.
L’iniziativa perseguita
dagli autori del progetto AA Sport & Excellance, costituito da un Laboratorio
di Ricerca e sviluppo nel campo delle Prove, Misure, Compatibilità e Conformità
alla prestazione Atletica e motoria, è di essere in grado di riunire in un
unico luogo le opinioni, i pareri, i convincimenti scientifici, le competenze,
le professionalità, le tecniche e le tecnologie necessarie vagliate da un
medico di Medicina Sportiva e coadiuvate da un Fisiatra, un bioingegnere, uno
scienziato motorio, un preparatore atletico, un allenatore, un fisioterapista,
un tecnico della riabilitazione, un fisico ed un matematico; tutti operanti sul
campo, in modo tale da fungere come
collettore di esperienza ed essere contemporaneamente centro di ricerca
e centro di eccellenza per la valutazione funzionale strumentale volta al
miglioramento della performance atletica e motoria in generale. Perciò, più che
un punto di partenza, AA Sport & Excellance è un punto di arrivo, che
permette alle competenze in gioco di allargare quotidianamente la discussione e
di tracciare la rotta con criteri utili ad assicurare una pratica dell’attività
sportiva, anche agonistica, scevra da rischi e il più possibile sicura.
Lo sport ha segnato in
misura rilevante la storia del XX secolo ed al giorno d’oggi la pratica di
un’attività sportiva costituisce una componente essenziale della vita,
rappresentando per molte persone di ogni età l’unica forma di esercizio fisico
e l’unico presidio valido contro i danni arrecati al nostro organismo dalla
sedentarietà e dagli eccessi alimentari.
Qualunque siano le
finalità, ludiche o agonistiche, dello sport e l’impegno con il quale esso
viene praticato, la visita medica che accerti la capacità dell’organismo di
sopportare sforzi intensi e continuativi senza rischi è un momento di grande
importanza. Soltanto in buone condizioni di salute, infatti, lo sport
rappresenta un mezzo che consente all’organismo di stare meglio senza correre
inutili pericoli. Purtroppo l’aver sempre goduto di buona salute e l’essere
giovani non sono garanzie assolute; ci sono, infatti, malattie che, in maniera
subdola, possono essere presenti e che si possono manifestare all’improvviso in
conseguenza di un’attività fisica intensa. A differenza di tutti gli altri
paesi del mondo, l’Italia ha introdotto una serie di normative per la tutela
sanitaria dell’attività agonistica, affidando allo specialista in medicina
dello sport il compito di applicarne le direttive. Tale medico “certificatore”,
in questi ultimi vent’anni, ha acquisito una serie di dati ed un’esperienza
unica nel suo genere, in quanto ha valutato una popolazione mediamente sana,
giovane ed attiva. Compito del medico è cercare di riconoscere, per quanto possibile,
le situazioni a rischio in tutti gli apparati e gli organi, considerando la
visita medica non solo come un contributo allo sfruttamento dei benefici che lo
sport comporta, ma anche come importante momento di prevenzione. Presso AA
Sport & Excellance tutto ciò diventa solo una piccola parte del lavoro
svolto.
Pertanto l’elevato
numero di discipline mediche e scientifiche coinvolte nella valutazione
multidisciplinare dell’atleta offre ad ogni singolo addetto ai lavori in campo
sportivo l’opportunità di confrontarsi “tout court” con lo staff di AA Sport
& Excellance. Particolare rilievo è assunto dalla fisiatria, quale area interdisciplinare
necessaria per trattare esiti delle malattie traumatologiche, ortopediche,
reumatologiche, neurologiche, ecc. in collaborazione con le altre branche
specialistiche coinvolte, ma fondamentalmente per definire i limiti e le
potenzialità della stessa riabilitazione medica in caso di infortunio. Tali
discipline, ben coniugate con una suite di tecniche e tecnologie, diventano
indispensabili per cercare di analizzare tutti i dettagli genetici,
ematochimici e morfo-funzionali, individuando da un lato le controindicazioni o
la predisposizione alla pratica degli sport più comuni e dall’altro di
evidenziare le eccellenze nascoste.
In aggiunta, l’alto
grado di innovazione tecnologica e la progressiva super-specializzazione della
strumentazione biomedica che negli ultimi decenni ha caratterizzato il settore
delle apparecchiature elettromedicali dedicate al mondo dello sport, come nel
caso di quelle scelte per la realizzazione di AA Sport & Excellance
Research Institute, rappresenta uno degli aspetti più importanti
nell’evoluzione dell’assistenza sanitaria verso una sempre migliore qualità
della diagnosi e della cura.
Quando si osserva
un’atleta in azione, non è facile apprezzare le sue capacità, la tecnica, e la
difficoltà che questa implica. Abilità tecniche, velocità di esecuzione,
resistenza alla fatica, forza esplosiva, tattica e strategie di gioco,
carattere, volontà, passione e sogno, oltre la indiscutibile professionalità di
ogni atleta, rendono tutto apparentemente semplice, ma spesso la realtà è ben
diversa: anche ad un occhio esperto possono sfuggire alcuni particolari
fondamentali. Quindi l’introduzione delle più moderne tecnologie biomediche a
supporto delle decisioni mediche, individuate dal progetto “AA Sport &
Excellance Research Institute”, abbinate
alle più avanzate tecniche ed applicazioni scientifiche, comprese le più
moderne metodologie di allenamento appaiate a specifici piani auxologici,
permetterà ad “AA Sport & Excellance Research Institute” di scegliere i
materiali migliori, testarli, raccogliere dati, selezionando quelli più
importanti, ed interpretarli a dovere, pianificando alla perfezione le
strategie di programmazione e preparazione.
Anche se nessuna
tecnologia, fosse anche la più avanzata, potrà mai sostituire ingredienti
indispensabili per essere vittoriosi nello sport, quali il talento e
l’intelligenza, sia dell’atleta che dell’allenatore, e le lunghe ore di studio
dell’avversario alternate a prolungate estenuanti sessioni di allenamento. E’
ben noto a tutti che c’è tantissima tecnologia dietro le vittorie in sport come
la Formula 1, il Moto GP, la coppa America di Vela. Meno noto è il fatto che
sci, nuoto, ciclismo, calcio, per citare solo alcuni esempi, sono già da molti
anni attività sportive supportate da tecnologie avanzatissime per la
valutazione dell’atleta.
Nessuna attrezzatura,
per quanto sofisticata, potrà mai trasformare un brocco in Usain Bolt, Michael
Phelps o Lindsey Vonn. Tuttavia nello sport ad alto livello non esistono
brocchi: ci sono soltanto atleti straordinari in competizione tra loro, e
spesso la differenza tra la gloria Olimpica e l’anonimato si misura in massima
velocità di punta, millimetri e millesimi di secondo (V=S/T).
Eppure una specifica
attività di condivisione strutturata tra operatori e medici, basata
sull’osservazione e la verifica di particolari segnali fisiologici, componenti
genetici ed ematochimici, grandezze microscopiche e macroscopiche, con
particolari implicazioni sulla performance atletica e motoria, ci permetterà di
immaginare come sarà l’atleta del futuro, dando appropriati consigli ai giovani
atleti su come sfruttare le proprie capacità canalizzandole nella giusta
direzione, consentire ad ogni sportivo di rientrare in campo il più rapidamente
possibile e senza rischiare una recidiva, indicare quale sport scegliere in
relazione alla propria struttura biomeccanica ed alle predisposizioni
genetiche, suggerire come aumentare le proprie capacità per raggiungere la
massima eccellenza motoria ammissibile.
L'analisi del
comportamento motorio umano tramite modelli basati sulle leggi della Meccanica
permette di ottenere risultati quantitativi su grandezze che qualificano la
funzionalità articolare (caratterizzandone i movimenti articolari ed i gradi di libertà) e che
quantificano i carichi gravanti sulla struttura scheletrica. La possibilità di
valutare tali grandezze è rilevante per la cosiddetta “Riabilitazione Medica” e
quindi di interesse neurologico, fisiopatologico, geriatrico, ortopedico, kinesiologico, ergonomico e medico sportivo.
Inoltre tale tipo di conoscenza è di importanza primaria per la corretta
progettazione di ortesi e può fornire informazioni utili alla migliore
programmazione di interventi di neurochirurgia funzionale e
ortopedia/traumatologia anche a scopo riabilitativo.
Definire un modello nel
contesto in cui ci si è collocati racchiude in sé il riconoscimento
dell'esplicarsi delle leggi della Meccanica nel comportamento motorio umano.
Ciò significa individuarne gli elementi, ossia i corpi, il loro moto e le
azioni che derivano dalle interazioni tra loro e con l'ambiente circostante,
nonché le leggi che caratterizzano gli elementi stessi e le loro relazioni. Per
individuare tali elementi occorre preventivamente precisare gli obiettivi dello
studio, che possono essere raggruppati nelle seguenti categorie:
-
descrizione quali-quantitativa del
movimento e delle componenti fisiologiche correlate;
-
individuazione delle azioni che lo
determinano, intese sia, in modo globale, come momenti, coppie e resistenze articolari, sia come forze e
potenze muscolari agenti con un certo braccio rispetto alle articolazioni;
-
caratterizzazione delle azioni scambiate
fra corpi a contatto nel corso del movimento;
-
classificazione della normalità e delle
patologie;
-
identificazione delle capacità residue;
-
scelta del trattamento e/o dell’ausilio
assistenziale più idoneo in caso di infortunio;
-
progettazione dell’intervento
metodologico o riabilitativo;
-
verifica del risultato;
-
Up-tourn.
Attraverso la raccolta
di misure antropometriche, metabolimetriche, genetiche ed ematochimiche, oltre
a specifiche procedure tecniche e metodologiche accoppiate ad approfondite
sessioni di cattura ed analisi del movimento, è possibile risalire ai centri di
istantanea rotazione e quindi ai comportamenti articolari (escursioni, velocità
e accelerazioni angolari) nel piano sagittale (flesso-estensioni), frontale
(abdo-adduzioni) e traverso (intra- extra-rotazioni). Sono questi i punti di
forza degli attuali Optoelectronic Stereophotogrammetric Systems (OSS) sono
molteplici e facilmente individuabili in letteratura, ma è importante segnalare
che alcuni sistemi di ultima generazione offrono la possibilità di fruizione
delle funzioni di “shadowing” e di “riconoscimento marker in Enhanced Blob
Analysis”. Per “shadowing” si intende la possibilità di vedere l’immagine
realmente acquisita dalla telecamera, cioè non sogliata, passando attraverso un
filtro infrarosso a circa 730 nanometri. Tale funzione permette al medico di
correlare visivamente la posizione dei marcatori posizionati sul paziente
all’ambiente che in quel momento lo circonda. Il “riconoscimento marker in
Enhanced Blob Analysis” prevede acquisizioni in condizioni di illuminazione
estreme, come in piena luce solare, che consentono ottime ricostruzioni in
ambienti chiusi (ma con ampie finestre) e in ambienti completamente aperti
(piste di atletica, campi sportivi ecc.).
I risultati degli esami
raccolti presso AA Sport & Excellance saranno quindi utilizzabili ai fini
di:
- verificare se il trattamento del dolore è sufficiente a ripristinare condizioni biomeccaniche valide di esecuzione dell’attività motoria del cammino, della corsa o del salto, o se persistano anomalie motorie potenzialmente dannose suscettibili di trattamento o miglioramento;
- identificare gli effetti dei deficit capsulo-legamentosi sulle sollecitazioni a carico dell’articolazione osservata, di articolazioni adiacenti o controlaterali e dei muscoli stabilizzatori, determinando in tal modo sia la capacità di vicariare la funzione deficitaria mediante meccanismi attivi di origine neuromuscolare, sia il potenziale genetico (o patogenetico) di tali adattamenti, eventualmente indirizzando verso un percorso di preparazione atletica differenziato, di trattamento kinesiterapico, ortesico o chirugico personalizzato;
- quantificare il carico ripetitivo assorbito da un’articolazione soggetta a processo degenerativo della cartilagine articolare a causa di sollecitazioni biomeccaniche, in modo da identificare la predisposizione allo sviluppo e alla progressione del danno e intervenire in senso farmacologico, kinesiterapico, ortesico o chirurgico;
- determinare l’associazione tra condizioni patologiche e/o involutive del sistema muscolo-scheletrico, cardio-respiratorio, oraco-facciale, neuro-vegetativo, individuando pattern specifici di movimento e rischio di cadute e/o incidenti sportivi;
- evidenziare pattern di attivazione muscolare che possano determinare, assieme al pattern cinematico e cinetico, un sovraccarico miotendineo, come condizione predisponente a eventi lesivi, o un ridotto o asimmetrico impegno muscolare, come condizione predisponente all’ipotrofia o all’ipertrofia muscolare;
- determinare l’impatto di procedure chirurgiche, protesiche e/o di ausili assistenziali di ogni genere sugli aspetti energetici e morfo-funzionali della deambulazione, della corsa e del salto;
- valutare l’efficacia dei programmi e delle metodologie di preparazione atletica, dei trattamenti farmacologici, dei trattamenti kinesiterapici, ortesici e chirurgici nel ripristinare la biomeccanica fisiologica dell’atleta.
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